Due cuori e un’avventura: 5 buoni motivi per fare trekking in coppia


In solitaria, in gruppo, con il miglior amico, anche con quello a quattro zampe, non ci sono regole, ci sono solo gusti, il numero di compagni della tua avventura lo decidi tu in base alle attitudini e a volte al destino, accumulando compagni e forse nuovi amici lungo il cammino. Il numero di camminatori che va a comporre la compagnia di viaggio, che sia un numero pari o dispari o superiore di uno allo 0, ha i suoi pregi ed anche i suoi difetti: a chi è in cammino da solo a volte può mancare di condividere oltre il virtuale un bel paesaggio, chi si è messo in viaggio con il proprio fido può rischiare di pentirsene dopo l’ennesima scappatella del cane e conseguente raddoppiare dei km percorsi per andare a recuperarlo, a chi è in gruppo può capitare di voler far fuori il compagno/fotografo compulsivo che si ferma continuamente a scattare foto rallentando così il ritmo di camminata generale, a chi è in compagnia del suo miglior amico può accadere di doversene trovare un altro a causa dell’ultimo goccio di acqua conteso a fine tappa.

Chi affronta un trekking in coppia e i piccoli grandi imprevisti e fatiche che può comportare, rischia la crisi del settimo anno, anche se giunto solo al primo. Per meglio dire, le coppie non destinate a stare insieme a lungo accelereranno la separazione facendo un favore a se stessi e ad amici e parenti, non prolungando oltre confidenziali lagne derivanti dall’insoddisfacente relazione. Le coppie che funzionano invece ne risulteranno ancor più unite.

Ecco che cosa comporta di positivo intraprendere un trekking in coppia.

 

Trekking in coppia Aurora boreale

 

Scrematura

Prima di tutto, la scrematura. Se già fra le quattro mura domestiche raggiungere il quieto vivere sembra un’impresa assai ardua, in cammino la convivenza potrebbe farsi ancora più ostica. Essere a contatto con l’altra persona praticamente tutto il giorno, non avere le comodità della vita quotidiana, affrontare l’imprevisto magari con una buona dose di stanchezza fisica, fanno emergere lati del carattere che nella routine si celano (ma che prima o poi state tranquilli emergono). Non necessariamente ciò che emerge è positivo e, come dire, morto un papa se ne fa un altro.

 

Complicità

Al contrario, se il viaggio a piedi insieme risulta un divertente gioco senza frontiere dove le prove via via vengono superate con l’aiuto dell’altro, la partecipazione alle rispettive condizioni si trasforma in complicità. Portando con se gioia, gratitudine, interesse, divertimento, ispirazione, ammirazione e quindi amore. Un’esplosione di emozioni positive che uniscono i due vagabondi come poli opposti di due magneti, pronti a errare verso l’ignoto, purché insieme.

 

Trekking in coppia cascate

 

Intimità

A volte manca il tempo. Può essere utilizzata come scusa, a volte invece la frenesia di ogni giorno incalzata da impegni di ogni genere effettivamente riduce notevolmente i momenti da poter passare insieme spensieratamente. Il cammino impone un ritmo diverso, rallenta andatura e pensieri. In un luogo magari incontaminato, lontano dal caos e dalla massa, con all’orizzonte un panorama bellissimo, l’uno può concentrarsi sull’altro, guardarsi davvero, toccarsi a lungo.

 

Condivisione

Pur avendo più tempo, pur essendo più rilassato perchè in vacanza, pur avendo costruito un legame più forte con la propria compagna grazie ai giorni di cammino insieme, l’orecchio e il potenziale ascolto del genere maschile non verrà condiviso comunque. Parole al femminile verranno trasportate romanticamente dal vento a valle perdendosi nell’oblio. Appurato ciò, la condivisione in un viaggio a piedi è intensa, anche guardare insieme una collina dalle verdi onde o smezzare l’ultima barretta energetica, diventano momenti vibranti.

 

Trekking in coppia fiore

 

Aspetti pratici

Oltre ai tanti sentimenti positivi che un trekking in coppia può suscitare, ci sono tutta una serie di vantagi venali e pratici che comunque non sono da sottovalutare. La condivisione è a tutto tondo, il che implica anche la divisione dei costi dell’eventuale alloggio, in tenda si potrà comunque dividere il peso dell’equipaggiamento necessario al camping. In un momento di indecisione sul sentiero da prendere, due teste funzionano meglio di una e se la decisione dovesse risultare sbagliata, se siete una donna saprete a chi assegnare la colpa, con conseguente discussione e romantica riappacificazione. Inoltre, per la foto ricordo personale non c’è neanche bisogno del bastoncino selfie.

 

 

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